Tommaso Dragotto e la sua monografia
54 anni di attività imprenditoriale hanno meritato, agli occhi di Tommaso Dragotto, premio Eccellenza italiana 2017, un riconoscimento speciale: una bella monografia in cui ha raccontato la sua storia appassionante. Un grande imprenditore e anche un grande sognatore: un uomo che sempre sostenuto che chi non sogna non ha futuro.” Bisogna costruire – dice Dragotto – non smettere mai e prima occorre viaggiare, imparare molte lingue e acquisire conoscenze. I sogni sono costruzioni che non dobbiamo stancarci di produrre, sono la forza che tiene in piedi le nostre vite”. Un grande insegnamento per i nostri giovani, che possono trovare in storie come la sua insegnamenti utili ed esempi di vita da seguire.
La copertina
Il retro copertina
La storia di Tommaso Dragotto
Nato in Sicilia nel ’38 e rimasto orfano di padre all’età di appena tre anni, Tommaso cresce con una madre forte e, al tempo stesso, comprensiva e affettuosa, in qualche modo l’anima della sua futura
capacità imprenditoriale. Ribelle nato, impara dalla pallanuoto, che pratica a livello agonistico nella Canottieri Napoli, la grinta e la tenacia, oltre alla capacità raggiungere gli obiettivi prefissati.
Segue i suoi studi secondari all’Accademia Militare, frequentando l’Istituto Nautico, sulle orme del padre, che aveva lavorato nella Marina, e in seguito, seppur iscritto all’Università, accetta un lavoro come Ufficiale su un nave mercantile, di cui diventa, dopo solo due mesi, Responsabile della sala macchine.
Tredici mesi di mare, un’esperienza straordinaria e un milione e quattrocentomila lire come paga. Il capitale da cui partire per costruire un’impresa tutta sua di noleggio auto. Un’attività a quel tempo, siamo nel ’63, ancora sconosciuta e non in auge come oggi. Apre il suo ufficio in via Spinuzza, a Palermo, e disegna personalmente il primo bancone di lavoro. È il 12 ottobre 1963: inizia lì la sua scommessa con un parco di 3 macchine. Noleggia le prime auto a 3.500 lire cercando di migliorare il servizio con ostinazione e perseveranza.
Sicily by car
Anni di sacrifici e di lavoro costante hanno fatto di Sicily by Car l’azienda che è oggi: oltre 50 uffici sparsi in Italia, più di 20.000 macchine e 500 dipendenti. Un sogno lungo 54 anni che ha permesso a milioni di individui di viaggiare; una realtà che ha fatto dell’innovazione e del rispetto dell’ambiente uno dei capisaldi della sua storia recente; lo fa con le sue macchine elettriche di ultima generazione e lo ha ulteriormente dimostrato installando 400 colonnine elettriche distribuite nei principali punti turistici del territorio, dando vita al primo e rivoluzionario progetto europeo di eco mobilità diffusa.
La fondazione Tommaso Dragotto
E per restituire un po’ di quei doni ricevuti dalla Vita, attraverso l’omonima Fondazione, Tommaso Dragotto è pure impegnato in attività sociali per divulgare un bagaglio di conoscenze raccontando la Sicilia e le sue bellezze nascoste. Nel 2013 ha dato alle stampe “Sicily my life”, un libro fotografico dove poesia e immagini si intrecciano per creare un racconto suggestivo. Al libro, premiato presso l’università di Verona come miglior progetto di produzione comunicativa, si affianca un altro progetto: il documentario Terra Madre, un racconto in cui si percorrono itinerari inediti di gusto e di identità storico-culturali legati alla sua terra. Tra le iniziative della Fondazione “Sicilia, il Grand Tour”, un volume all’insegna della scoperta dei luoghi iconici dell’isola e della sua storia.