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Piero Muscari

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Premio Internazionale “Il faro – uomini che lasciano il segno”

Il faro
IN BREVE
Il Premio Internazionale “Il faro. Uomini che lasciano il segno” è un format di marketing territoriale ideato da me e la Piero Muscari Storytailor.
COMMITTENTE
AREE DI ATTIVITÀ
OBBIETTIVI
• Promuovere il porto di Vibo e il sistema portuale del Paese. • Far conoscere le storie di imprese e di persone che lasciano (o hanno lasciato il segno) • Valorizzare il territorio e i suoi punti di forza
TARGET
Gli spettatori della città e della provincia di Vibo, delle altre province calabresi
CATEGORIA
DATA PROGETTO
5 edizioni, dal 2005 al 2011
ATTIVITÀ
TAGS

Premio Internazionale “Il faro – uomini che lasciano il segno”

Il Premio Internazionale “Il faro. Uomini che lasciano il segno” è un format di marketing territoriale da me ideato (oltre che un premio dedicato alla Calabria, cuore del Mediterraneo, rappresentante di un Sud autentico, crocevia di genti e tradizioni, di merci e di scambi, pronta ad accogliere uomini e culture, come da secoli mostra la sua storia).

Nato per veicolare la valorizzazione del territorio e del sistema portuale vibonese, “Il faro” ha rappresentato anche una “passerella” esclusiva di grandi storie. Nel 2005 sono partito con due figure emblematiche del mondo sportivo italiano: Gianni Rivera, primo pallone d’oro della storia del Calcio italiano, e i fratelli Abbagnale, che, partendo da Napoli e riuscendo a salire sul tetto del mondo, grazie al loro impegno sono riusciti a portare in primo piano una disciplina come il canottaggio, non ancora molto conosciuta e seguita dal grande pubblico. Storie, queste, tra le più significative degli ultimi 100 anni, come ebbe a dire il compianto Galeazzi, collegato da San Marino durante la prima serata. 

I Committenti

Il Premio mi è stato sempre commissionato dal comune della mia città, Vibo Valentia. La penultima edizione del Premio, ha registrato anche il sinergico coinvolgimento della Camera di Commercio, nonché della Regione Calabria. Ho realizzato 5 edizioni de”Il Faro”, dal 2005 al 2011.

Poi un insieme di difficoltà, in primis di ordine finanziario, mi hanno spinto a interrompere quest’esperienza, che mi auguro di poter riprendere in giro per l’Italia per valorizzare, nel suo complesso, un importante asset del nostro Paese, il nostro sistema portuale.

I premiati de “Il faro”

Nelle edizioni successive abbiamo premiato il cantante, produttore e attore Teddy Reno, Simona Gioli, campionessa di pallavolo, Osvaldo Desideri, scenografo premio Oscar  per “L’ultimo imperatore” (di Bernardo Bertolucci), per la sezione “Storia di passione ed emozioni” il grande cantautore italiano Umberto Tozzi, il Comandante Vittorio Alessandro, Premio “Gente di Mare”, oltre a tante altre figure di rilievo nazionale e internazionale. Premiate anche molte imprese, tra cui Callipo group, come Azienda Faro.

I premi alla memoria

Abbiamo conferito anche diversi premi alla memoria a personaggi di primo piano, tra cui Carlo Rambaldi, vincitore di tre premi Oscar per gli effetti speciali, Anna Magnani, premio Oscar e grande volto del Neorealismo italiano,  a Totò, principe della risata, e al musicista, compositore, attore e scrittore Lelio Luttazzi (gli ultimi due consegnati, rispettivamente, alla figlia di Totò, la principessa Liliana de Curtis, e alla vedova di Lelio, Rossana, oggi membro del Comitato Scientifico di Eccellenze Italiane come rappresentante della Fondazione legata al nome del marito). 

I punti di forza di un premio unico e credibile

“Il Faro”  è stato, e spero sarà ancora, un premio unico e credibile per diversi motivi:
– per la sua unicità, in quanto format non stereotipato o acquisito da oltre confine, ma da me ideato mettendo in primo piano le esigenze del territorio, organizzato e condotto artisticamente come manifestazione che ha richiamato, nelle varie edizioni, migliaia di persone;
– per la qualità del cast artistico, che ha visto anche la presenza di alcuni comici italiani, come Oreste Lionello (intervenuto insieme al gruppo di ballo de “Il Bagaglino”), punto fermo nella storia del varietà del nostro Paese, e di altre autorevoli personalità dello spettacolo, della televisione e della cultura italiana;
 per la location eccezionale, il porto turistico di Vibo Valentia, esempio di efficienza e di modernità, e un palcoscenico di grande impatto, ideato da scenografi di livello nazionale;
– per il successo riscosso: oltre diecimila persone hanno assistito alle manifestazioni; la presenza di una televisione regionale e di una tv satellitare hanno garantito circa 500.000 contatti.

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