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É Genova la Capitale del libro 2023. Il Ministro Gennaro Sangiuliano ha premiato il capoluogo ligure, insignito tra le 6 finaliste candidate.

La Capitale del libro 2023 è Genova, proclamata stamattina con una cerimonia che è svolta nella sala Spadolini del Ministero della Cultura.

La motivazione:

Per l’ampiezza e l’organicità della sua proposta culturale la città di Genova è stata all’unanimità individuata come “Capitale Italiana del Libro 2023” pur in presenza di altri progetti qualitativamente elevati e meritevoli di attenzione.

La scelta ha tenuto presenti i programmi di valorizzazione e integrazione tanto dell’articolato sistema bibliotecario del territorio comunale quanto, più in generale, delle collezioni e del patrimonio storico, artistico e letterario attraverso iniziative che vanno dalle visite virtuali delle strutture bibliotecarie alle mostre temporanee, dalle attività formative del corpo docente al coinvolgimento di giovani e anziani nei programmi di lettura.

Sono state anche apprezzate iniziative già consolidate – dal Festival della Storia a quello della Scienza fino alle mostre dell’editoria e alle fiere del libro – che contribuiscono a rendere il libro anche strumento di crescita civile e di integrazione sociale.

In particolare poi è stata apprezzata la capacità di “fare sistema” attraverso il ricorso ad energie pubbliche e private in grado di contribuire alla realizzazione di un programma idoneo a generare un ritorno per la città sia di immagine sia in termini economici.

Capitale del libro 2023, le parole del sindaco

“Sono commosso, contento e soprattutto orgoglioso” ha detto il sindaco di Genova Marco Bucci. “Nonostante quello che è successo negli anni scorsi siamo riusciti a creare una rete un sistema di cultura assolutamente unica di cui siamo orgogliosi”.

“Il nostro progetto “Genova a parole spiegate” contribuirà all’innalzamento culturale della città influenzando i cittadini, i turisti e tutti quelli che fanno business e avrà una ricaduta unica che darà ricchezza alla città” ha aggiunto Marco Bucci commentando la nomina di Genova a capitale italiana del Libro per il 2023.

“Essere la capitale italiana del libro per noi è importante e ne siamo orgogliosi – ha sottolineato ancora Bucci -, per questo investiremo molto nelle biblioteche. La nostra volontà è quella di aprirle in orari diversi da quelli attuali come il dopo cena o durante la notte oltre a portare in città personaggi importanti che possano leggere e raccontare i libri in pubblico o nei teatri”.

“Qualcuno per criticarmi ha detto che sono espressione di una cultura ‘libresca’: per me è un complimento. Il libro prima ancora che strumento culturale è momento di crescita etica del cittadino” e “la lettura è fondamentale per crescere le nuove generazioni”. Ha detto il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, in occasione della proclamazione di Genova Capitale del libro 2023. ù

Il ministro, anche sulla scorta delle statistiche “che conosciamo bene” ha sottolineato la necessità di “implementare la lettura come momento diffuso”. “Basta fare un giro in metropolitana per vedere nelle mani dei passeggeri tanti smartphone e pochi libri”.

Ma basterebbe poco: “Io stesso – ha raccontato il Ministro – che ora ho molti impegni, mi sono imposto una disciplina: almeno un libro al mese. Perché il patrimonio di ricchezza che trovi dentro un libro è importante per la tua dimensione spirituale, dell’essere: è vero dopo aver letto un libro non siamo più le stesse persone che eravamo prima”.

Genova si aggiudica il titolo di Capitale italiana del Libro 2023 grazie al suo progetto “A pagine spiegate!”. La giuria, nominata dal ministro della Cultura e presieduta dal professore Francesco Perfetti, lo ha scelto tra 6 progetti finalisti rispetto a quelli delle 14 località candidate.

Il progetto punta a mettere “in rete l’intera città con lo scopo di consolidare il sistema culturale e, attraverso questo, aumentare la coesione territoriale”. Tra gli obiettivi c’è anche “il lavoro con e per le comunità, che vede il libro e quanto idealmente da esso deriva come motore verso la consapevolezza”. Il titolo del progetto è mutuato dal linguaggio marinaro e dalla tradizione marittima che da sempre caratterizza la città di Genova:

“le vele si spiegano per raccogliere tutto il vento possibile. Così può accadere per questa città: le pagine vengono spiegate – aprendo i libri, rendendoli accessibili, dando forma a storie e memoria – per essere strumenti, proprio come vele al vento, di conoscenza, valorizzazione e crescita ma anche di cittadinanza e movimento verso il futuro”.

Genova è la quarta Capitale italiana del libro dopo Ivrea nel 2022 e Chiari (BS) nel 2020.

Fonte dell’articolo www.ansa.it

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