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Al Salone del Libro di Torino ho conferito il premio “Il libro dei libri” a Giordano Bruno Guerri, per il suo ultimo volume, “D’annunzio. La vita come opera d’arte”.

Al Salone del Libro di Torino, presso l’Arena Piemonte, a Giordano Bruno Guerri (in occasione dell’incontro legato alla riedizione dei quaderni dannunziani – editi da Casa Editrice Giubilei – tra lo stesso Guerri e Alessandro Gnocchi, moderato da Matteo Sacchi) è stato conferito il premio “Il libro dei libri” per la sua ultima pubblicazione “D’annunzio. La vita come opera d’arte”, edito da Rizzoli nel 2023.

La “chiacchierata magistralis” su D’Annunzio che Guerri ha fatto a Ivrea nell’ambito delle manifestazioni legate alla Capitale del Libro 2022 ha avvinto il pubblico del Teatro Giacosa, un pubblico che, partecipe e affascinato dalla straordinaria bravura dell’oratore, gli ha tributato un applauso lungo e caloroso.

La scelta è ricaduta sulla sua ultima opera su D’annunzio anche perché essa ben rappresenta uno dei filoni del dossier di candidatura di Ivrea Capitale Italiana del libro.

Giordano Bruno Guerri

Guerri (https://librodeilibri.it/premiato/giordano-bruno-guerri/), le cui opere, ampiamente ristampate e tradotte in numerose lingue, spaziano dal racconto storico e politico alle biografie, ha saputo ridare vita a personaggi affascinanti e controversi, ma capaci di imprimere un segno profondo al corso della storia. Tra i suoi testi più noti, quelli su Gabriele D’annunzio, scritti nel corso degli anni e considerati vere e proprie pietre miliari della critica storiografica sull’argomento.

Docente universitario, manager museale ed editoriale nonché esperto di comunicazione, Guerri – che è uno tra i maggiori studiosi italiani del XX secolo – dal 2008 è Presidente della Fondazione Vittoriale degli Italiani, – legata alla casa di Gabriele D’Annunzio a Gardone Riviera, e, dal 2014, anche Direttore Generale – cui ha ridato uno slancio significativo, incentivando in modo considerevole il numero di visitatori.

Alla premiazione hanno partecipato, Angelo Piero Cappello, direttore di Cepell, il prestigioso Centro per il Libro e la Lettura, che rappresenta una delle più importanti istituzioni di promozione culturale del nostro Paese, e Costanza Casali, già assessore alla cultura della città di Ivrea. 

Ha inviato, poi, un videomessaggio Giacomo Montanari, coordinatore del Tavolo della Cultura, in rappresentanza di Genova, Capitale Italiana del Libro 2023, che sta raccogliendo il testimone da Ivrea e si sta preparando all’avventura emozionante di un anno di manifestazioni culturali, da adesso fino a maggio 2024.

Guerri si è detto commosso per l’assegnazione di questo premio, che rappresenta un ulteriore strumento per incentivare la partecipazione alle iniziative culturali e per dare forza al mondo degli autori, valorizzando i libri come strumenti di conoscenza e contribuendo alla crescita culturale del Paese.

“… l’autore ha contribuito in modo significativo a illuminare le molte anime di un personaggio enigmatico, offrendoci una chiave di lettura ricca di nuovi spunti e una comprensione approfondita di uno dei più grandi protagonisti della cultura europea del Novecento”.

motivazione del premio

Il Premio

Costanza Casali, dopo aver presentato il premio ideato da Piero Muscari, ha chiamato quest’ultimo per spiegare il senso di questo riconoscimento.

“Le capitali del libro – ha dichiarato Muscari – idealmente rappresentano un viaggio per comprendere il mondo della lettura nel nostro Paese. Quindi il premio è un pretesto per far emergere ancora di più i libri e per generare un dibattito”.

Angelo Piero Cappello, direttore del Cepell, scrittore nonché consigliere di amministrazione del Vittoriale stesso, interpellato dalla Casali, ha affermato:

“La strategia che guida ogni anno la definizione di capitale italiana del libro è proprio quella di creare una rete che racconti luogo per luogo le identità italiane, così come sono rappresentate dai vari territori e così come nel loro insieme compongono l’unica identità italiana che è quella nazionale. Per far questo, per quello che ci riguarda, l’accento è posto sul libro, sulla lettura, sulla cultura, su tutto quello che coinvolge dal basso le persone. Credo che il modo migliore per coinvolgere in un racconto della propria identità le persone, sia quello di riconoscersi nelle pagine di un libro.”

È stato trasmesso, poi, il videomessaggio di Giacomo Montanari, membro del Comitato Scientifico che ha presentato la candidatura, risultata poi vincitrice, di Genova come Capitale italiana del libro 2023. Montanari si è detto felice di questo importante premio a Giordano Bruno Guerri, anche perché il suo libro “si occupa di uno straordinario autore della nostra letteratura, come D’annunzio, che ha davvero la necessità di tornare ad essere letto sia attraverso le fonti letterarie, ovvero la sua produzione, che attraverso quelle documentarie, con la capacità di inserirlo in un contesto e di analizzarlo attraverso i fatti. Oggi abbiamo grande bisogno di questa attenzione e di questa cura nel trattare la storia e quindi è importante lavorare su questi temi”.

Montanari ha poi concluso con un invito a visitare la città in questo anno di eventi legati all’essere capitale italiana del libro, menzionando le numerose biblioteche che saranno al centro al centro di queste attività. Il conferimento del premio è stato, poi, preceduto dalla presentazione di una scheda video preparata da Muscari su Giordano Bruno Guerri e le sue opere.

Subito prima della premiazione, Costanza Casali ha dichiarato:

“Sono felice che il premio “Il libro dei libri” sia partito da Ivrea, poiché quest’ultima è stata la promotrice dell’idea di Piero Muscari. Abbiamo deciso di assegnare il premio a Giordano Bruno Guerri, che ho avuto il piacere e l’onore di conoscere personalmente. Uno dei tre temi del nostro dossier di candidatura è quello iconico-sillabico, ovvero il rapporto tra l’immagine e la parola. La parola è essenziale per il discorso razionale, intersoggettivo, analitico. L’immagine è seducente, sintetica ed emotiva. E quando parola e immagine sono abbinate, il messaggio diventa completo ed esplosivo, a tutto tondo. Ebbene, tale connubio trova la sua perfetta manifestazione nella figura di Gabriele D’Annunzio, nonché nel libro “D’Annunzio. La vita come opera d’arte”, scritto, per l’appunto, da Giordano Bruno Guerri, il quale, il 21 gennaio 2023, in occasione di Ivrea Capitale Italiana del Libro, ha tenuto in città, presso il Teatro Giacosa, una meravigliosa e coinvolgente lectio magistralis, a celebrazione del centenario della donazione del Vittoriale allo Stato italiano. Al termine della lectio magistralis, la fiumana di gente, in processione laica, ha attraversato il centro storico della città per giungere a Palazzo Giusiana, poco distante, ove è avvenuta l’inaugurazione della mostra “Vate vanitas vittoria”, dedicata per l’appunto al Vate, con opere degli artisti Nicola Bolla e Andrea Chisesi”.

Angelo Piero Cappello ha poi letto la motivazione del premio che così recita:

“A Giordano Bruno Guerri, storico e narratore d’eccezione, per il suo libro “D’annunzio. La vita come opera d’arte”. Con questo volume l’autore ha contribuito in modo significativo a illuminare le molte anime di un personaggio enigmatico, offrendoci una chiave di lettura ricca di nuovi spunti e una comprensione approfondita di uno dei più grandi protagonisti della cultura europea del Novecento”.

“Un grandissimo risultato per il mio percorso dedicato al mondo della cultura in tutti questi anni – ha commentato, infine, Piero Muscari – e, in particolare, per quelle tematiche a cui sono molto legato e per le quali mi batto da sempre, e che sono il riconoscimento del merito, anche nell’ambito della cultura, nonché il contributo che il mondo del libro e della cultura italiana danno alla narrazione come strumento di formazione e di memoria. L’auspicio è che “Il libro dei libri” possa rappresentare uno strumento soprattutto per ascoltare le istanze dei giovani affinché questo mondo possa dialogare sempre meglio con quella che è la visione di futuro dei nostri ragazzi. Sono altresì felice – ha concluso Muscari – che sia stato Giordano Bruno Guerri a ricevere il premio “Il libro dei libri” da Ivrea Capitale italiana del libro 2022, in quanto è stato tra gli autori e gli scrittori prescelti dalla direzione artistica di Vibo Capitale del libro 2021 e anche a Vibo ha lasciato uno straordinario ricordo di sé in una serata memorabile”.

 

Com’è nato il Libro dei Libri

Ma com’è nato il premio “Il libro dei libri”? A Ivrea, Capitale del libro 2022, Piero Muscari (editore di scrittori.tv e direttore artistico di Vibo Capitale Italiana del libro 2021, nonché ideatore di altre iniziative di grande spessore culturale, come FEGE, il primo Festival dell’Editoria e del Giornalismo Emergenti, giunto nel 2022 alla IV edizione, che premia ogni anno scrittori e giornalisti con il premio Oliviero Beha) ha lanciato il progetto “Il libro dei libri”, con l’obiettivo di premiare, nell’ambito delle manifestazioni legate alle Capitali Italiane del libro, il volume più seguito (o quello che meglio rappresenta il loro dossier di candidatura). 

Il sindaco di Ivrea, Stefano Sertoli, e l’assessore alla cultura, Costanza Casali, hanno espresso grande entusiasmo per l’idea di Muscari e hanno contribuito alla realizzazione del progetto, che è culminato con l’assegnazione del premio a Giordano Bruno Guerri.

Questo conferma ancora una volta la bontà delle idee di Muscari, sempre attento e sensibile a tutto ciò che è legato al mondo della cultura e della comunicazione. Muscari è pure ideatore di scrittori.tv, la web-tv attiva da 11 anni, network di incontro tra autori per la promozione di opere e iniziative editoriali – premiato con l’oscar nel 2011, a Bologna, da Carmen Lasorella come miglior web tv della community tra 533 canali web. 

Il progetto, collegato a un portale in costruzione e in questa fase ancora alle prime battute, proseguirà ricercando altri partner nel mondo della cultura italiana, con l’obiettivo di costruire un dialogo con tutte quelle attività che si occupano di promozione del libro e della cultura in Italia.

“Le capitali del libro… rappresentano un viaggio per comprendere il mondo della lettura nel nostro Paese. Quindi il premio è un pretesto per far emergere ancora di più i libri e per generare un dibattito”.

Piero Muscari

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